PS5 PRO: sei mesi dopo il lancio vale finalmente la pena comprarla?

Sono passati sei mesi dal lancio di PS5 Pro: come è cambiato il supporto alla macchina mid-gen di Sony, e quali sono le prospettive future della console?

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Quella di PS5 Pro è stata una partenza in salita, perché i vantaggi prestazionali garantiti al lancio dalla macchina mid-gen, seppur presenti, si palesavano su titoli first party che già si comportavano alla grande sulle console base, specie per i possessori di pannelli con supporto al VRR. Come da noi esposto nella recensione di PS5 Pro qualche esperienza realmente "trasformata" sulla console mid-gen c'era, si pensi a Final Fantasy VII Rebirth, ma a casi come questo se ne sono affiancati altri dai risultati ben meno entusiasmanti: qualcuno ha detto Silent Hill 2 Remake?

Se a ciò aggiungiamo il costo della macchina, in linea con le sue alte potenzialità ma tutt'altro che contenuto considerando la dimensione console, quella di PS5 Pro al lancio o nei suoi pressi non poteva certo dirsi una proposta irrinunciabile. Ad oggi, con la macchina che ha compiuto sei mesi, la situazione per fortuna si è evoluta in positivo. Vediamo come, non mancando di porre l'accento sulle prospettive future di PS5 Pro e sulle sue attuali lacune, che ahinoi sono ancora da ricollegare a PlayStation.

Le terze parti

Per cominciare, vogliamo elogiare la patch PS5 Pro di Warhammer 40.000 Space Marine 2, giunta nel mese di dicembre 2024, non lontana dai risultati ottenuti da Final Fantasy VII Rebirth in Versatility Mode (qui la recensione di Warhammer 40.000 Space Marine 2). In soldoni, ha applicato il PSSR in sostituzione dell'FSR2 utilizzato su PS5, per una modalità performance non solo più fluida, ma ben più definita anche in movimento. Sulla console base, l'immagine di Warhammer in performance risultava impastata, al punto da spingere a optare per il preset qualità a un frame rate inferiore.

Invece adesso la ricostruzione dell'immagine in 4K tramite PSSR segna un punto di svolta, producendo un risultato ben più nitido e gradevole in ogni situazione. I 60 fps però non sono sempre garantiti, perché la CPU di PS5 Pro varia di poco da quella PS5 e i cali di frame rate legati a questo aspetto dell'hardware - si pensi alle battaglie più affollate - non sono stati azzerati del tutto. Passando ai primi pezzi da novanta usciti nel 2025, PS5 Pro si sta comportando bene.

Kingdom Come Deliverance 2 offre una buona qualità d'immagine a 60 fps, rispettando un po' quella che era la visione di Mark Cerny alla base della macchina, ossia fluidità ma senza perdite di fedeltà (o con piccoli e accettabili compromessi) e anche Assassin's Creed Shadows sfrutta più che degnamente le caratteristiche della macchina mid-gen di Sony, con la performance mode che su PS5 Pro supporta l'illuminazione globale in Ray Tracing. Per Oliver Mackenzie di Digital Foundry "in molte condizioni di luce il gioco sembra completamente diverso" se paragonato al medesimo preset su PS5.

Non tutti i titoli sulla macchina mid-gen usciti negli ultimi mesi hanno raggiunto risultati altrettanto significativi, si pensi al supporto PS5 Pro di Split Fiction, o a quello di Clair Obscur Expedition 33 (come messo in luce da Digital Foundry lo scarto visivo tra le rispettive opzioni grafiche sulla macchina potenziata e quella base non è così netto), ma in generale crediamo che il discorso sia chiaro: con un 2025 così affollato e ricco di giochi di valore, possedere oggi una PS5 Pro significa poterne apprezzare più concretamente la proposta rispetto a sei mesi fa.

... e Microsoft

Se non puoi vincere, trai profitto dalle loro vittorie: è un po' la filosofia adottata da Microsoft nella sua espansione su console PlayStation (ne abbiamo parlato nello speciale sull'aumento di prezzi in casa Xbox), una filosofia che il colosso di Redmond sta mettendo in pratica con convinzione, anche guardando al supporto a PS5 Pro. Partiamo da Indiana Jones e l'Antico Cerchio, che sulla console mid-gen di Sony gode di un aumento della risoluzione e di una più elevata qualità media di illuminazione e ombre (non si parla di effetti trasformativi sull'esperienza visiva).

Ci sono poi TES IV Oblivion Remastered e Forza Horizon 5, che invece - come vi abbiamo detto nella recensione di Forza Horizon 5 per PS5 - presenta dei vantaggi piuttosto evidenti sulla mid-gen di Sony, almeno in modalità performance. Pensiamo ad esempio alla maggior densità della vegetazione e al pop-in meno impattante rispetto alle controparti PS5 e Xbox Serie X. Inoltre, per il futuro, possiamo aspettarci altri grandi appuntamenti col passato, ossia Tony Hawk's Pro Skater 3+4 e la neo annunciata (e rumoreggiata) edizione rimasterizzata del primo Gears of War, che sin dal day one arriverà anche su PS5 con ottimizzazione per PS5 Pro. Tornando al reame delle certezze, siamo rimasti piuttosto colpiti dal video di approfondimento sul Cosmic Realm di Doom The Dark Ages.

Era rivolto direttamente agli utenti Sony e non solo per le chiacchiere del Game Director: il gameplay è stato interamente catturato su PS5 Pro, per mettere in risalto la bontà dell'operato di id Software nel supporto alle caratteristiche della macchina. Sembra una critica, ma è più che altro una costatazione: Bethesda, e quindi Microsoft, ha fatto qualcosa che la stessa Sony non sta facendo altrettanto bene.

Tra problemi da risolvere e prospettive entusiasmanti

Guardando alla lineup first party, gli utenti PlayStation 5 Pro non stanno accusando solo i "vuoti" che separano una grande uscita dalla successiva. Anche semplicemente in ambito comunicativo, Sony non sta ponendo un reale accento sulla macchina mid-gen. Si, lo scorso 21 aprile è stato pubblicato il teardown ufficiale della console (perché a quasi sei mesi dal suo arrivo sul mercato non sappiamo) ma che dire dei giochi? Passi il neo annunciato Saros di Housemarque, che del resto deve ancora mostrarsi in reali sezioni di gameplay, ma la realtà è che il "captured on PS5 Pro" non è ancora apparso in un video di Death Stranding 2, Marathon o Ghost of Yotei.

Soprattutto per il primo dei tre, che pur non essendo un "gioco Sony" è comunque legato all'ombrello PlayStation, era lecito quantomeno sperare in un po' di materiale tratto dalla macchina potenziata. Mancano meno di due mesi al suo debutto, quindi ci auguriamo di poterlo vedere nel prossimo futuro. Per il supporto concreto ai giochi first party su PS5 Pro, in questi mesi sono arrivate le patch dedicate ad Astro Bot - svelata in sordina sul PlayStation Blog e tutt'altro che trasformativa per resa visiva - e Returnal, con Digital Foundry che per quest'ultima segnala una maggior risoluzione (dinamica) e frame rate generalmente più stabile rispetto all'esperienza su PS5 base.

Ne abbiamo parlato più approfonditamente nella recensione di Days Gone Remastered, ma per riassumere anche il viaggio rimasterizzato di Deek, uscito a fine aprile, ha ben supportato PS5 Pro con tre preset differenti. Quello che abbiamo promosso per efficacia complessiva utilizza il PSSR per offrire 1584p in output 4K, a 60 frame per secondo lisci come burro, e rappresenta il miglior compromesso tra qualità dell'immagine e fluidità dell'azione. Chiaramente, è lecito supporre che i possessori della console potenziata siano smaniosi di testarne le capacità coi pezzi da novanta in arrivo, a cominciare da Death Stranding 2: visti i risultati già ottenuti da Horizon Forbidden West sulla mid-gen di Sony, il mondo sull'orlo del collasso in Decima Engine esplorato dal buon Sam potrebbe avere le carte in regola per lasciare a bocca aperta gli utenti PS5 Pro.

In attesa di saperne di più sul futuro della proposta first party di Sony, è inevitabile pensare anche ai futuri traguardi prestazionali della macchina. È una caratteristica che Sony, per il parere di chi vi scrive, non ha saputo mettere davvero in risalto, ma non per questo perde di importanza: siamo di fronte a quella che - viste le sue caratteristiche hardware - potrebbe essere la prima home console in grado di oltrepassare i suoi attuali limiti prestazionali con un semplice aggiornamento, questo per via del PSSR. La tecnologia di upscaling basata su IA di casa Sony verrà "potenziata" nel 2026, grazie all'avvento di FSR4, l'upscaler sempre fondato su machine learning dalle performance molto maggiori rispetto alla sua iterazione precedente e quantomeno comparabile alla soluzione tecnologica top di gamma di questo segmento: il DLSS di Nvidia. FSR 4 è stato realizzato da AMD in collaborazione con PlayStation, e in tal senso Mark Cerny di Sony si è così espresso ai microfoni di Digital Foundry: "il nostro obiettivo è di offrire qualcosa di molto simile all'upscaler FSR 4 su PS5 Pro per i videogiochi del 2026, come prossima evoluzione del PSSR". Le parole del Lead System Architect delle console PlayStation non lasciano spazio a dubbi. La sua soluzione proprietaria verrà potenziata, a vantaggio dei grandi blockbuster a marchio Sony in arrivo nei prossimi anni, come Intergalactic The Heretic Prophet, Marvel's Wolverine, il prossimo gioco di Sony Santa Monica e il Saros di Housemarque. Dobbiamo poi sottolineare un'altra cosa.

C'è un certo gioco discretamente atteso che, come da annuncio ufficiale, arriverà sul mercato alla fine di maggio 2026. Si chiama GTA 6, e sarebbe davvero fantastico se potesse uscire ancor meglio su PlayStation 5 Pro impiegando il nuovo PSSR. Tornando al presente, al momento c'è da risolvere un problema di stuttering che, come da conferme di Digital Foundry, sta affliggendo i giocatori che possono avvalersi del supporto al VRR su PS5 e PS5 Pro.

In attesa di potervi dare buone nuove in tal senso, giocare ad oggi su PS5 Pro è più interessante di quanto non fosse al lancio. I titoli su cui è possibile apprezzare differenze nette rispetto a PS5 base non sono ancora molti, ma di certo possedere la mid-gen di Sony significa poter accedere alle migliori versioni console delle tante esperienze di valore che stanno uscendo in questi mesi, tra cui - paradosso dei paradossi - quelle a firma Microsoft. Resta, purtroppo, il solito problema: in questo momento siamo ancora in attesa di apprezzare i risultati visivi e prestazionali resi possibili dalla macchina potenziata sui nuovi (e sottolineiamo nuovi) giochi PlayStation. Da questo punto di vista, tocca ancora armarsi di pazienza.